Alitalia e la politica che non decide mai

03.04.2019

Nuovo episodio nel salvataggio di Alitalia. Le Ferrovie dello Stato hanno chiesto ancora tempo per completare l'assetto azionario della nuova società destinata a recuperare ciò che resta dell'ex compagnia per poi rilanciarla. All'appello manca ancora un socio che dovrebbe coprire almeno il 40% del capitale della newco per un importo di almeno 400 milioni. Non è argomento da poco visto che in ballo c'è un prestito ponte da 900 milioni concesso dal governo di Paolo Gentiloni nell'aprile 2017. Denaro "prededucibile", che dovrebbe quindi essere immediatamente restituito allo Stato dal nuovo acquirente. Ma più tempo passa, più il caso Alitalia diventa più spinoso e aumenta il rischio che il finanziamento pubblico si trasformi in azioni dell'ex compagnia di bandiera. Con un peilogo su cui  è certo vorrà dire anche la sua. Pur sapendo che le cose stanno in questi termini, sin dall'inizio della crisi Alitalia, la politica ha preso tempo sacrificando la compagnia e i suoi dipendenti sull'altare delle elezioni. Probabilmente il copione si ripeterà nuovamente anche in occasione delle imminenti elezioni europee. Se così sarà, l'atterraggio Alitalia non sarà di certo morbido nè per la compagnia nè tanto meno per le casse pubbliche.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/02/alitalia-ferrovie-chiede-al-mef-un-altro-mese-di-tempo-ma-manca-ancora-un-socio-che-ci-metta-400-milioni-di-euro/5081505/

Fiorina Capozzi - Blog personale
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