C'è del lusso sotto il sole dell'Arabia Saudita

Mentre lo scenario geopolitico cambia post elezioni statunitensi, in Medio Oriente si fanno affari anche con la moda. Nonostante il conflitto, in Arabia Saudita si guarda alle opportunità che vengono dal business del lusso. Con i francesi in prima linea per mettere radici in un Paese opulento grazie all'esperienza maturata in Qatar, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti.
Questa volta capofila dell'operazione è la maison Dior che è parte del portafoglio di marchi del gigante del lusso Lvmh, di proprietà del miliardario Bernard Arnault. Dal 21 novembre al Saudi national museum Almurabaa apre i battenti la mostra Christian Dior: designer of dreams. L'evento è stato realizzato in occasione della Riyadh season 2024. Una esposizione tutta paillettes? Non solo. Secondo la società di consulenza EY il lusso in Arabia Saudita vale circa 5 miliardi di dollari, cifra che potrebbe raddoppiare nel giro di cinque anni. Certo per i francesi è una piccola realtà che non riesce a compensare il rallentamento delle vendite in Paesi come Russia e Cina. Ma è anche funzionale ad una strategica presenza sul territorio, fatta di relazioni e contatti locali ai massimi livelli dello Stato.
E l'Italia? Una piccola Cenerentola visto che ha lasciato ai francesi di Lvmh e Kering il dominio mondiale nel settore del lusso. Tuttavia qualche buona nuova viene da Giorgio Armani che, tramite la divisione Armani hotels & resorts, in collaborazione con Diriyah gate development authority sta realizzando un hotel extralusso che sorgerà a Diriyah, area destinata a diventare il quadrilatero della moda di Riyadh entro il 2030.