Inps, la presidenza può attendere

Mentre il vicepremierMatteo Salvini viene giudicato dalla rete del M5Stelle sul caso Diciotti, la presidenza dell'Inps resta vacante. La pagina vuota sul sito istutuzionale dell'ente previdenziale è inquietante. Per il dopo Boeri si pensa ad una soluzione interna al Ministero del Lavoro. Ma solo come soluzione temporanea.

La pagina bianca nella sezione dedicata al presidente dell'Inps parla chiaro. Le forze politiche M5Stelle e Lega non hanno ancora deciso chi sarà il presidente dell'ente previdenziale che nel 2018 ha speso oltre 267 miliardi per le politiche previdenziali, 37 miliardi per le politiche per il lavoro e 592 milioni per le politiche sociali. Sono cifre da capogiro che richiederebbero il massimo impegno delle forze politiche ad individuare la persona adatta all'incarico. Tanto più che in ballo c'è anche il successo di due misure simbolo di questo governo: il reddito di cittadinanza e Quota 100.
Cionostante le due forze di governo njon hanno ancora trovato la quadra sul nome del successore di Tito Boeri che da oggi è decaduto dall'incarico per fine mandato. Le Lega ha proposto Mauro Nori in veste di
commissario. Ma il M5S vorrebbe invece Pasquale Tridico, il padre del reddito di cittadinanza. In assenza di un accordo, potrebbe essere nominato un
commissario di matrice ministeriale per evitare di bloccare l' operatività dell'istituto in una fase delicata: l'ente deve infatti anche fare i conti con la decisione del governbo di ritornare ad una struttura che prevede un consiglio di amministrazione, aumentanbdo il numero di poltrone e rendendo più difficile l'assunzione di decisioni. Certo il vantaggio sarà quello di una maggiore rappresentatività che non è detto però possa giovare all'efficienza dell'istituto.