L'Inps e la pubblica amministrazione digitale che non c'è ai tempi del coronavirus

Il sito dell'Inps non ce l'ha fatta. Le richieste sono state troppe. Tutte insieme poi. Così alcuni utenti. i più fortunati, sono riusciti ad entrare nel sistema per far richiesta dei sussidi per gli autonomo. altri nono sono riusciti nell'impresa ed altri ancora si sono ritrovati in profili non loro. Tutta colpa della pubblica amministrazione digitale che non c'è. Non esiste fra enti diversi, non esiste nella cultura dei dipendenti e persino degli utenti, non esiste nelle infrastrutture. Il collasso del sito Inps è quindi solo la punta dell'iceberg di un sistema digitale che in Italia non è mai decollato. All'interno della Pubblica amministrazione non si parla una sola lingua, spesso e volentieri non c'è condivisione delle informazioni e persino all'interno di una stessa amministrazione si attuano procedure diverse. Per non trascurare il fatto che, in nome dell'autonomia, le Regioni e, più in generale, gli enti locali si sono organizzati come meglio credevano. In totale ci sono circa 30mila amministrazioni (di cui 20mila scuole) che operano secondo regole proprie. In barba alla legge sulla semplificazione 241 del 1990. Per questo, una volta usciti dall'emergenza sanitaria, bisognerà immaginare un nuovo Paese che punti sulle tecnologie a servizio dei cittadini.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/14/coronavirus-lo-stato-non-e-digitale-e-le-mille-lingue-della-pubblica-amministrazione-frenano-lo-smart-working/5733522/