Vivendi compra Editis da Planeta

31.01.2019

Era l'ambita preda di Vittorio Colao quando guidava Rcs. L'operazione però non andò in porto e alla fine la casa editrice del Corriere della Sera comprò il gruppo spagnolo Recoletos. Un passo falso costato caro ad Rcs. Oggi è la Vivendi di Vincent Bolloré a comprarla dal gruppo iberico Planeta

Vivendi conquista il 100% di Editis, la seconda casa editrice di Francia. Ma soprattutto un'ambita preda che, nel 2004, aveva suscitato l'interesse della Rcs guidata da Vittorio Colao. Secondo il manager italiano, con Editis l'editrice del Corriere della sera sarebbe diventato uno dei più importanti player europei, secondo solo a Pearson, l'editrice del Financial Times. Per Rcs l'operazione non andò in porto e Colao lasciò presto la plancia di comando di Rcs per ritornare in Vodafone dove sarebbe diventato il numero uno sostituendo Arun Sarin. Ma ciò che è peggio è che la casa editrice milanese finì col comprare Recoletos in un'operazione che ha messo a dura prova i conti di Rcs fino a cambiarne gli equilibri con l'uscita di scena dei soci storici (Elkan, Pesenti, Pirelli) e l'arrivo dell'attuale editore UIrbano Cairo.

Oggi Editis torna d'attualità con l'operazione Vivendi, la società di Vincent Bolloré, primo socio di Telecom e azionista di peso in Mediaset. L'acquisizione, realizzata al prezzo di 900 milioni di euro, " si iscrive nella logica della costruzione di un grande gruppo media e comunicazioni. Segna inoltre il ritorno di questo gioiello editoriale in un gruppo europeo di avanguardia mondiale" spiega una nota di Vivendi. Ed in effetti Vivendi ha un ampio portafoglio di autori, pubblica 4mila novità l'anno e ha un portafoglio da oltre 45mila titoli. Non si tratta di una piccola azienda, ma di un gruppo da 2400 dipendenti vhe spazia dalla letteratura generale ai libri per giovani fino al segmento educational. 

"E' dal 2004 che Vivendi lavora alla costruzione di un gruppo europeo di avanguardia mondiale nei contenuti, nei media e nella comunicazione - prosegue il documento - Nella creazione di contenuti, la società detiene asset importanti nella musica (Universal Music Group), nelle serie tv e nei film (Groupe Canal+), nell'editoria (Editis) e nei giochi video per la telefonia mobile (Gameloft) " prosegue la nota che ricorda come al gruppo facciano anche capo Havas e Dailymotion e Vivendi si sia avvicinata a "operatori di telefonia mobile" per allargare al massimo la distribuzione dei contenuti. Non una parola viene però spesa per Telecom Italia, spina nel fianco della campagna italiuana di Vivendi, o per Mediaset, di cui pure Vivendi resta socio. Non si tratta di una dimenticanza, naturalmente. Ma della dimostrazione che la partita italiana non è affatto conclusa.

Fiorina Capozzi - Blog personale
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